Dopo dieci album e migliaia di concerti in Europa con i Mau Mau, Fabio Barovero pubblica “Sounds For A Meditation Day“, un progetto che si offre come strumento di esplorazione interiore tramite la meditazione.
“Da più di 20 anni mi occupo di musica per film, tv, teatro e ho realizzato molte colonne sonore. Dal 2000 mi sono occupato di musica elettronica, ma più da atmosfera. Quest’anno, mentre preparavo delle musiche per un documentario, mi sono reso conto che erano suoni più adatti per la meditazione”.
Fabio li descrive come suoni da guarigione. All’ascolto provocano un effetto terapeutico, accompagnando l’ascoltatore in uno spazio privato in cui vivere un’esperienza rilassante, da non confondere però con la musicoterapia:
“Non esiste una musica che vale per tutti da un punto di vista personale e quindi non possiamo ambire a una musica terapeutica di portata generale. Quest’album è un invito a farsi sedurre dal suono di un fiume, di un frigorifero o dal canto degli uccelli, trasformato in materiale acustico elettronico che permette di sognare. Il dispositivo del suono arriva prima della vista, per quanto riguarda l’umore, il suono condiziona ciò che guarderai”.
Il passaggio da un genere musicale all’altro e, ancor di più, da un pubblico a un altro. Dalla fruizione collettiva dei Mau Mau ci si sposta in una dimensione più privata, più intima raccontata dal talento di Fabio.
“Quando il concerto si concludeva, la mia esperienza musicale non si esauriva. Tornavo a casa e mi cullavo con alcune note, perché vivo l’esperienza musicale costantemente e, di conseguenza, traduco in musica tutto ciò che vivo. Ci sono tantissimi compositori giapponesi degli Anni ’80 con un approccio analogo a questo. Non si tratta soltanto di elettronica, ma di suoni psico-acustici che raccontano un’esperienza e ti permettono di viverne una differente. Una musica elettronica vicina all’esigenza umana, un’elettronica organica“.
“Vi è mai capitato di affidare il corpo ad un guaritore? Pietre calde, magneti bioenergetici, cose così… oppure il relax dopo una sauna. “Play” - ecco che l’operatore si collega ad uno delle migliaia di link di brani sulla rete con suoni di frequenze da guarigione – introduce così il suo nuovo progetto musicale Fabio Barovero, storico fondatore del gruppo dei Mau Mau - A volte però, a me succede di riconoscere in
quei suoni certi pattern preconfezionati a disposizione dei programmi digitali di generazione musicale. E allora addio concentrazione! Tralasciando la scienza che ci dice che i 432Hz fanno benissimo e “risvegliano” la ghiandola pineale, vero è che come mi dice un mio caro amico musicoterapeuta professionista, ognuno ha la sua musica… Ecco, io mi sono accorto che, lontano dai pattern delle librerie digitali, questa che ho prodotto, quasi inconsapevolmente, per un lavoro di un documentario sull’arte, aveva un effetto profondo, mi rilassava moltissimo e mi aiutava a riacquistare energie. È ferma, ma con un movimento all’interno. Spero possa aiutare anche voi. Cancella lo smarrimento del vuoto disturbato dal falso silenzio della mente.
E trova una via per ritrovare la concentrazione”.
Dall’inizio del 2023 infatti l’artista ha lavorato per la colonna sonora di un film documentario sull’arte contemporanea: da questa esperienza ne è uscita la scoperta empirica che un ramo di queste musiche manifestava un vero e proprio effetto terapeutico all'ascolto “Si entra con sospetto, poi non si vuole più uscire”.
Questa recensione de Il Mucchio Selvaggio sul suo primo album “Preghiere” evidenzia, come costante cifra stilista, la misteriosa seduzione degli oggetti sonori contenuti nei suoi dischi. (Il citato Preghiere, Sweet Limbo, Eremitaggi). Ora, con il nuovo album, che uscirà solo in digitale, fatto di suoni concepiti come
strumenti psico-acustici per favorire la meditazione (Sounds for a Meditation Day), si chiede all’ascoltatore il medesimo sforzo: l’ingresso in una dimensione da cui poi è difficile separarsi, con la promessa di scoprire in fondo all’ascolto la necessità di questa esperienza immersiva. Del resto, in tutti gli album di Barovero scorre costante una vera “ricerca di vita”, come indica il giornalista Chimenti a proposito del precedente lavoro “Eremitaggi”: “è un inno al sacro che incontra il profano”. Nella stessa prospettiva, Sounds For A Meditation Day è quindi un progetto che si offre come strumento di esplorazione interiore, accompagna l’ascoltatore in un’indagine: già dal titolo suggerisce palesemente il suo scopo, estendendolo al concetto smarrito di utilità profonda della musica.
Breve biografia di Fabio Barovero
Fabio Barovero è un musicista, produttore e compositore di colonne sonore per il cinema, la televisione, il teatro e una moltitudine di progetti speciali in cui la musica gioca molto spesso il ruolo fondamentale di attivatrice di emozioni. Dopo dieci album e migliaia di concerti in Europa con i Mau Mau, grazie alle sue ricerche e produzioni con le bande musicali del belpaese, vince il Nastro d’Argento come migliore colonna sonora per il film “La Febbre” di Alessandro D’Alatri. Le collaborazioni con il cinema sono intense, soprattutto con Davide Ferrario (sette film) e Stefano Mordini (sei film).
The avant-garde artists come together to create an unnerving homage to the mysteries that lurk within nature’s intimidating systems. Bandcamp Album of the Day Aug 7, 2023
The latest from the acclaimed composer is a meditation on ecology and the environment, told through deep, searching jazz. Bandcamp New & Notable Sep 17, 2016
Rhythmic, low-end-heavy meditations influenced by funk, jazz, psych, French soundtracks, and—contrary to the LP's name—dub electronics. Bandcamp New & Notable Feb 1, 2024